7 curiosità su... Zambo Anguissa
André-Frank Zambo Anguissa è oggi uno dei simboli del Napoli e del Camerun. Potenza, tecnica e umiltà sono le tre parole che lo descrivono meglio. Ma dietro al suo sorriso tranquillo e alla sua eleganza in campo, si nascondono tante storie curiose che raccontano chi è davvero il “Leone di Yaoundé”. Ecco 7 curiosità che (forse) non conoscevi su di lui.

Dalla strada di Yaoundé al Napoli: tutto quello che non sai su Zambo Anguissa
Da Yaoundé al Napoli, André-Frank Zambo Anguissa non è solo forza e tecnica in campo, ma anche storie curiose e aneddoti che lo rendono unico. Scopri 7 dettagli che forse non conoscevi sul “Leone di Yaoundé".
1. La scoperta in un talent camp
Il primo a credere in Zambo Anguissa è stato Djibrilla Alain, suo allenatore ai tempi del Camerun. Nel 2013, durante il talent camp del G8, un torneo che riunisce i migliori giovani calciatori del Paese, Alain lo notò subito.
2. Il modello: Yaya Touré
Ogni campione ha un punto di riferimento, e per Anguissa è sempre stato Yaya Touré. Ai tempi dell’Olympique Marsiglia lo dichiarò apertamente: “Yaya Touré mi ha sempre ispirato. Recupera palloni, è un centrocampista box to box e segna gol. È il modello ideale.” E in effetti, chi meglio di lui per descrivere lo stile dinamico e completo di Zambo?
3. I soprannomi di una vita
Da bambino lo chiamavano “Zaf”, acronimo di Zambo André-Frank. Nei campetti di Yaoundé, invece, era conosciuto come “Robinho” o “Ronaldinho”, per la fantasia e la maglia numero 10 che indossava sempre.
Crescendo, è diventato “Il 6 perfetto”, per la sua capacità di prendere palla dalla difesa e portarla fino all’area avversaria. E in Europa, il suo nome è diventato leggenda: “Il Leone di Yaoundé”.
4. Il sombrero su Carvajal
In Spagna non se lo sono dimenticato. Durante la sua esperienza al Villarreal, Anguissa regalò al pubblico un sombrero memorabile su Dani Carvajal del Real Madrid. Un gesto tecnico da applausi, diventato virale: “Era l’unica cosa che potevo fare per superarlo. È stato istinto puro, non volevo umiliarlo.”
Quel video ancora oggi gira tra i suoi amici come un piccolo capolavoro di eleganza calcistica".
5. Un piatto che vale più del caviale
Ogni volta che torna a casa dai genitori, Zambo non rinuncia mai al suo piatto preferito: l’okok, una ricetta tradizionale camerunese a base di spinaci, zucchero e olio di palma.
6. La beneficienza
Oltre al talento in campo, Zambo mostra un grande cuore fuori dal rettangolo di gioco. Contribuisce con parte dei suoi guadagni a iniziative benefiche in Camerun, in particolare a sostegno dei più piccoli, per offrire loro le opportunità che lui non ha avuto da bambino.
7. Il look curato dai grandi nomi
Zambo non trascura il suo stile neanche fuori dal campo. I suoi tagli di capelli sono affidati a un famoso parrucchiere di Londra, noto sui social come “Hd Cutz”, che ha tra i clienti anche campioni del calibro di Bolt, Nainggolan e Pogba.