Spalletti: "Ringhio centrerà la qualificazione al mondiale con l'Italia"

Luciano Spalletti si è raccontato a cuore aperto nella trasmissione estiva di Rai Sport "#Nonsolomercato", ripercorrendo la sua esperienza come Commissario Tecnico della Nazionale italiana di calcio. Un percorso difficile, segnato da delusione e rimpianti, ma anche da grande passione e responsabilità personale. Tra i passaggi anche uno dedicato al suo successore Gennaro Gattuso.

Spalletti e il passaggio del testimone a Gattuso

Nonostante le difficoltà vissute, Spalletti ha fatto un sincero in bocca al lupo a Gennaro Gattuso, suo successore, esprimendo fiducia nella sua capacità di centrare la qualificazione ai Mondiali 2026: "Credo che convocherà i miei stessi calciatori. Ci conosciamo da tempo, ci stimiamo. Mi ha telefonato. Siamo simili: passionali e molto dediti". Ha evidenziato quanto sia importante creare un rapporto di sintonia con i giocatori e ha ammesso che su questo fronte non è riuscito a dare il meglio di sé.

Il panorama del calcio italiano e il futuro personale

Spalletti ha anche parlato dello stato del calcio italiano, confermando che la Serie A gode di buona salute con squadre forti come Napoli, Inter, Milan e Juventus, ma si aspetta novità anche da Roma e Lazio. Sul suo futuro, resta in attesa di nuove proposte senza fretta di tornare in panchina, consapevole che per superare la sua esperienza negativa servirà qualcosa di clamoroso: "Devo ricreare un clima di affetto, riuscire a essere compatto con i calciatori e fare risultato. Il calcio vive di risultati".

Rimpianti e responsabilità per l’azzurro

Spalletti ha confessato di non essere ancora riuscito a lasciarsi alle spalle del tutto ciò che è accaduto durante il suo mandato alla guida della Nazionale: "Quanto è accaduto non mi passa e non mi passerà mai. Sono un uomo che fa le cose in base ai sentimenti, non agli interessi. Con la Nazionale ho provato la sensazione di essere in paradiso, ce l’ho messa tutta, ma non sono riuscito a dare niente. Sono dispiaciuto di aver deluso le aspettative e mi prendo tutte le responsabilità". Ha sottolineato di essere stato lui a scegliere i calciatori e ha ringraziato la Federazione per il sostegno ricevuto mentre ha espresso il dispiacere per i tifosi: «Non ho contribuito alla crescita della Nazionale. Nulla mi scivola addosso, tutto mi consuma".

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