Riccardo Saponara ha detto addio al calcio giocato. A 34 anni, dopo una carriera vissuta tra Serie A, B e una parentesi in Turchia, il fantasista romagnolo ha scelto di voltare pagina. Lo farà lontano dai riflettori, come da sempre ha preferito, entrando nello staff tecnico della Carrarese, neopromossa in Serie B. Un passaggio silenzioso ma significativo, che apre un nuovo capitolo per uno dei trequartisti più raffinati del calcio italiano. Ecco sette curiosità che raccontano chi è Saponara, dentro e fuori dal campo.
Saponara: sette cose che forse non sapevi
1. Un addio in punta di piedi
Saponara ha lasciato il calcio senza clamore, coerente con il suo stile riservato. Dopo l’ultima esperienza all’Ankaragücü, ha scelto di non cercare un nuovo contratto, ma di iniziare subito il percorso da tecnico. Da lunedì è ufficialmente collaboratore della Carrarese, dove affiancherà Antonio Calabro.
2. Il trequartista che amava dipingere
Nel ruolo di trequartista ha trovato la sua dimensione ideale. A Empoli, con Aglietti e Sarri, ha vissuto i momenti più brillanti della carriera, libero di “dipingere” calcio. In altre piazze, come Milano, ha faticato a esprimersi, ma ha sempre mantenuto la sua eleganza tecnica.
3. Il professore dello spogliatoio
A Firenze,