Milan-Roma: 7 curiosità che raccontano la partita

Quando il Milan affronta la Roma, è sempre storia. I rossoneri dominano nettamente il head-to-head dei precedenti in Serie A, ma questa sfida nasconde dettagli affascinanti che vanno ben oltre il semplice conteggio delle vittorie. Dall'incredibile consistenza di Rafael Leão ai record difensivi di Strahinja Pavlovic, passando per il rigore parato di Mike Maignan e il clamoroso errore di Paulo Dybala: ecco sette curiosità che definiscono questa partita e rivelano come il calcio moderno sia una questione di dettagli, statistiche e momenti che cambiano tutto.

I numeri che costruiscono la leggenda Milan-Roma

1. Il Milan ha ritrovato la vittoria sulla Roma dopo quasi un anno

Il successo del Milan sulla Roma rappresenta il primo per i rossoneri contro i giallorossi dal 14 gennaio 2024, quando vinse 3-1 in casa. Questo dato apparentemente semplice nasconde una storia più profonda: quella di una supremazia storica che si solidifica ancora di più. Infatti, in generale il Milan vanta il maggior numero di vittorie contro la Roma in Serie A: ben 81 successi nel corso della storia della competizione. La Roma rimane la preda preferita del Diavolo, tanto che solo la Juventus ha inflitto più sconfitte ai giallorossi (86) rispetto al Milan (81). Per una squadra come la Roma, affrontare il Milan significa confrontarsi con uno degli spauracchi storici della Serie A.

2. Rafael Leão: il fenomeno della continuità offensiva

Rafael Leão appartiene a un club molto ristretto di attaccanti: insieme a Paulo Dybala e Lautaro Martínez, è uno dei soli tre calciatori ad aver sia segnato che fornito almeno un assist in ognuna delle ultime sette stagioni di Serie A, dal 2019/20 in poi. Questo significa che dal suo primo anno in Italia, il portoghese ha mantenuto una costanza offensiva straordinaria, partecipando attivamente in ogni stagione con gol e passaggi decisivi. Un dato che testimonia non solo il talento individuale, ma anche la capacità di adattarsi a sistemi tattici diversi e di restare decisivo nelle partite che contano. Ancora più interessante è il fatto che la Roma è la squadra contro cui Leão ha fornito il maggior numero di assist in Serie A: ben cinque, un record che lo rende particolarmente pericoloso quando affronta i giallorossi.

3. Strahinja Pavlovic: il difensore che segna come un attaccante

Strahinja Pavlovic ha già segnato due gol in questa Serie A, uguagliando il totale dell'intera scorsa stagione, il suo primo anno nella competizione. Un progresso straordinario per un difensore centrale, che dimostra come il calcio moderno richieda ai retroguardisti sempre maggiore partecipazione all'azione offensiva. Ma c'è di più: Pavlovic è il difensore centrale con il maggior numero di partecipazioni attive nelle gare casalinghe del torneo in corso, con tre contributi diretti (due gol e un assist). Per una squadra come il Milan, avere un difensore che partecipa attivamente alla costruzione del gioco e che sa sfruttare le palle inattive rappresenta un valore aggiunto significativo.

4. Mike Maignan e il terzo rigore parato: quando il portiere fa la differenza

Mike Maignan ha parato il terzo rigore della sua carriera in Serie A in questa partita, il primo da quella celebre parata del 6 ottobre 2024 contro la Fiorentina. I portieri moderni vengono valutati sempre più anche sulla loro capacità di leggere anticipatamente le intenzioni dei rigoristi, e Maignan ha dimostrato ancora una volta di possedere questa abilità. Una parata che potrebbe aver deciso il match, soprattutto considerando che era stato proprio Paulo Dybala a sbagliare il calcio di rigore.

5. Paulo Dybala: il primo errore dopo 1.346 giorni

Paulo Dybala ha sbagliato il suo primo calcio di rigore con la Roma su 19 tentativi, un dato che sottolinea l'eccezionale affidabilità che ha sempre dimostrato dal dischetto. Ma il contesto storico rende ancora più clamoroso l'errore: l'argentino non falliva un tiro dal dischetto in una gara ufficiale con un club dal 30 novembre 2021, quando era alla Juventus e sbagliò contro la Salernitana. Significa che ha mantenuto una serie positiva straordinaria per quasi quattro anni, rendendolo uno dei rigoristi più affidabili del calcio europeo. Errare contro il Milan, proprio nel momento in cui era necessario ritrovare fiducia, rappresenta un momento significativo nella stagione della Roma.

6. La Roma crolla in trasferta: il primo ko lontano da casa in più di cinque mesi

La sconfitta contro il Milan rappresenta la terza del campionato per la Roma, ma con un aspetto particolarmente preoccupante: è la prima sconfitta in trasferta della stagione. I giallorossi non subivano un ko esterno in Serie A dal 12 maggio scorso, quando persero 1-2 contro l'Atalanta. Questo dato rivela come la Roma abbia mantenuto una solidità lontano dal Stadio Olimpico, ma anche come il Milan sia riuscito a interrompere una striscia che durava ormai da quasi sei mesi. Per una squadra che ambisce ai vertici della classifica, la perdita di imbattibilità in trasferta rappresenta un campanello d'allarme che richiede attenzione immediata.

7. Il Milan ritrovato: nove gare senza sconfitta e il doppio di vittorie casalinghe

Il Milan ha rimasto imbattuto in Serie A per almeno nove gare di fila, un traguardo raggiunto per la prima volta dal periodo tra dicembre 2023 e febbraio 2024 (7V, 2N con Stefano Pioli). Inoltre, i rossoneri hanno vinto quattro delle ultime cinque gare interne (1N), il doppio di successi rispetto alle cinque precedenti (1N, 2P). Questi numeri raccontano la storia di una squadra che ha ritrovato continuità e solidità, sia difensiva che offensiva. Un dato ancora più impressionante considerando che il Milan ha subito al massimo sette reti nelle prime 10 gare stagionali di un singolo torneo per la prima volta dal 2008/09, stagione in cui aveva la stessa cifra con Carlo Ancelotti alla guida. Nessuna squadra ha colpito più legni rispetto al Milan nella Serie A in corso (otto, come il Napoli), dimostrando come il Diavolo crei costantemente occasioni da gol, spesso sprecate solo per questioni di centimetri.