7 curiosità su... Federico Dimarco

L’esterno sinistro dell’Inter Federico Dimarco è uno dei volti simbolo del calcio italiano moderno: tecnico, deciso, con un mancino esplosivo e una storia piena di passione e autenticità. Dalle sue radici a Milano alla consacrazione in nerazzurro, Dimarco incarna la perfetta fusione tra talento e appartenenza.
Ecco 7 curiosità che raccontano chi è davvero Federico Dimarco, dentro e fuori dal campo.

Dalla passione per l’Inter al gol da centrocampo: 7 curiosità su Federico Dimarco

1. Il soprannome “Whisky”

Durante la sua esperienza all’Hellas Verona, Federico Dimarco si è scelto un soprannome singolare: “Whisky”. Le origini di questo nome restano avvolte nel mistero, ma rispecchiano il suo spirito libero e ironico, tratti che lo rendono unico anche fuori dal rettangolo verde.

2. Tifoso interista da sempre

Federico è interista fin da bambino. A soli tre anni, accompagnato dal padre, varcava già i cancelli di San Siro per tifare la squadra del cuore. Oggi quella passione è diventata realtà: indossa la maglia nerazzurra e gioca nello stadio che da piccolo guardava con gli occhi pieni di sogni.

3. Un legame speciale con Porta Romana

Cresciuto nel quartiere Porta Romana di Milano, Dimarco non ha mai dimenticato le sue origini. Da ragazzino aiutava il padre nel negozio di ortofrutta di famiglia e lì ha imparato il valore dell’impegno e della semplicità. Quel legame con il quartiere resta una parte fondamentale della sua identità.

4. L’esperienza “militare” al Sion

Non tutto è stato facile nel percorso di Dimarco. Durante la sua esperienza in Svizzera, al Sion, ha vissuto un periodo di grande difficoltà: sveglie all’alba, marce e addestramenti con armi finte, un vero training militare imposto dall’allenatore. Un’esperienza estrema che lo ha temprato e reso mentalmente più forte.

5. Il primo gol in Serie A… contro l’Inter

Il destino ha un’ironia tutta sua: il primo gol in Serie A di Dimarco è arrivato proprio contro la sua Inter, quando vestiva la maglia del Parma. Un gol spettacolare di esterno sinistro che sorprese tutti e fece capire a molti che quel ragazzo aveva qualcosa di speciale. Per questo gol, però, ricevette anche degli insulti sui social.

6. La passione per i tatuaggi

Ogni tatuaggio di Dimarco racconta un pezzo della sua vita. Tra i più riconoscibili spicca una grande tigre sulla schiena, simbolo di potenza e determinazione. I suoi tattoo non sono solo decorazioni, ma un modo per portare sempre con sé i valori e le esperienze che lo hanno formato.

7. Il gol da centrocampo che ha fatto il giro del mondo

Nel novembre 2023, Federico Dimarco è diventato definitivamente il simbolo dell’Inter di Simone Inzaghi. Durante la sfida vinta 2-0 contro il Frosinone a San Siro, ha sbloccato la gara con un gol leggendario: un sinistro da 56 metri, capace di sorprendere il portiere avversario e infiammare tutto lo stadio.
Un gesto tecnico che ha fatto il giro del mondo e che lo stesso Dimarco, intervistato da Dazn, ha commentato con la sua consueta ironia:

"All’inizio ho visto Denzel, poi ho visto il portiere fuori e ho tirato. Menomale che è entrato, altrimenti mi sarei preso tanti di quegli insulti che neanche me li immagino. È sicuramente uno dei gol più belli che ho fatto".

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